Congresso regionale
Concluso il XIV Congresso Regionale delle ACLI Piemonte TARASCO: “Fraternità, Innovazione e Coraggio per le ACLI al Futuro”
“La relazione del Presidente Regionale delle ACLI Piemonte MASSIMO TARASCO“
Torino, 21 gennaio 2021
Ampia partecipazione e coinvolgimento, attraverso collegamento a distanza in Videoconferenza, al 14° Congresso Regionale delle ACLI Piemonte. I 113 delegati, insieme agli ospiti, hanno vissuto questa nuova forma di partecipazione democratica con una forte coesione, dove i diversi interventi dei delegati e i contributi significativi degli invitati, hanno dimostrato la ricchezza delle esperienze e riportato il senso profondo e più autentico dello stare insieme delle ACLI nella Regione.
Si è discusso delle “ACLI al futuro” per saperci confermare come una realtà popolare, che agisce e dà segni concreti di speranza, ma anche per capire come innovare la nostra azione sociale sul territorio e nelle nostre comunità, specialmente in questo periodo complesso legato all’emergenza sanitaria e sociale del Covid-19.
Nel nostro Piemonte ci sono stati morti e sofferenze per molti cittadini e famiglie, anche nelle nostre ACLI, e li abbiamo ricordati con affetto e nella preghiera.
Il Congresso ha esaminato il grande impegno delle nostre ACLI Piemontesi a tutti i livelli, con un’attenzione particolare, come sempre, alle situazioni più fragili e disagiate. Le tante iniziative capillari dei nostri Circoli, la continuità positiva del servizio dei nostri operatori del Patronato e del CAF, la formazione non solo in presenza, ma anche a distanza, del nostro EnAIP (Ente Acli Istruzione Professionale), il ruolo importante svolto dalle Associazioni Specifiche e Professionali e le tante esperienze delle nostre Cooperative Sociali, in particolare nell’ambito socio assistenziale e sanitario.
Il Congresso si è aperto con la relazione del Presidente Regionale uscente Massimo Tarasco.
Il Presidente ha ricordato che il Congresso Regionale si è svolto dopo alcuni mesi dalla presentazione della Lettera Enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco sulla Fraternità e l’Amicizia Sociale.
“Una Enciclica sorprendente – ha detto Tarasco – per l’apertura e la vastità delle conseguenze che propone e che fanno fare un salto di qualità alla Dottrina Sociale della Chiesa quale forse non si era mai visto. Una Enciclica di cui non si parla abbastanza, che non è alla ribalta delle cronache come meriterebbe, che noi stessi laici impegnati non stiamo assumendo come sarebbe necessario. Questa verità non può, però, rimanere una invocazione. Deve diventare politica! Sembra che il Papa parli direttamente alle ACLI, al compito profondo della nostra associazione: migliorare la vita concreta delle persone attraverso l’impegno sociale e politico”.
“Il nostro Paese – ha continuato il Presidente Tarasco – soprattutto nella prima parte dell’emergenza, ha retto abbastanza bene l’impatto del virus, considerando soprattutto che è stato il primo in Europa e tra i primi nel mondo. Ci sono stati senza dubbio gravi errori dovuti alla mancanza di esperienza. Ci sono state anche colpevoli negligenze dovute a ritardi e sottovalutazione, anche nella nostra Regione, dei problemi strutturali che il nostro Paese porta con sé ormai da tempo.
I costanti tagli alla Sanità pubblica di questi ultimi decenni hanno inciso sicuramente sulla capacità di contrasto dell’emergenza Covid, nonostante l’abnegazione di tutti gli operatori dei comparti sanitari e socio-sanitari. Tuttavia abbiamo provato, in questi ultimi quattro mesi, come, anche senza un lockdown generalizzato, il Paese sia moralmente e psicologicamente allo stremo.
Per queste ragioni le politiche di rilancio di cui oggi si discute orientate necessariamente al sostegno dell’economia, non devono trascurare le ragioni della società. Il sostegno alle imprese non deve declassare l’assistenza alle famiglie e la tutela dei diritti dei lavoratori, nonché il sostegno essenziale alle diverse forme di associazionismo presenti nei territori come i nostri Circoli, veri presidi di socialità e coesione sociale contro l’isolamento e la solitudine. In questa situazione, ancora una volta, saranno i giovani e le donne a pagare il prezzo più alto.
L’Europa, nei prossimi due anni, ci chiede di mettere a frutto una quantità enorme di risorse. Il piano operativo che il Governo presenterà in Europa nelle prossime settimane è il nostro orizzonte. La sfida vera però sarà la sua piena e rapida attuazione, per fare in modo che la più grande operazione di finanziamento e di investimento economico dal dopoguerra ad oggi non vada sprecata”
Speriamo – ha espresso Tarasco nella sua relazione – che l’inizio della campagna vaccinale apra uno scenario più tranquillo e libero dall’angoscia per la propria salute e per quella dei propri cari.”
“Anche nella nostra Regione – prosegue Tarasco nella sua relazione – non possiamo che partire dal Covid, come emergenza sanitaria e sociale, che ha colpito e sta colpendo i nostri territori e le situazioni nel mondo del lavoro sono pesanti, con chiusure di aziende e attività commerciali, perdite di posti di lavoro, utilizzo significativo di cassa integrazione e massivo dello smartworking, con conseguenze sulla dinamica sociale che iniziamo a intravedere e che ci destano serie preoccupazioni sulla tenuta sociale per i prossimi mesi. Sulle tematiche del lavoro occorrerà ritengo costruire fra le rappresentanze sociali e sindacali un confronto per possibili iniziative comuni.”
“Alla Regione chiediamo una chiara inversione di rotta sulle diverse questioni sociali, sia nel merito che nel metodo fino ad oggi utilizzato, con un vero coinvolgimento dei Corpi Intermedi e del Terzo Settore.
E’ davvero importante – conclude Tarasco – mantenere come associazione il nostro ruolo educativo, culturale e sociale nei territori e nelle comunità, in coerenza con le tre fedeltà delle ACLI (ai Lavoratori, alla Democrazia e alla Chiesa) con uno sguardo rivolto al futuro.
Il Presidente Tarasco lascia l’incarico, per fine mandato, dopo quasi 9 anni di Presidenza. Nove anni intensi che consegnano alla nuova dirigenza, che verrà eletta nei prossimi giorni, un sistema associativo coeso e dinamico di circa 100.000 soci e più di 800 strutture tra Circoli, Società Sportive, Segretariati Sociali, Sedi di Patronato e CAF, Centri di Formazione Professionale e Cooperative Sociali in tutta la Regione.